Detrazioni allarme 2023 e IVA agevolata al 10%

Quando si parla di bonus sicurezza, si fa riferimento alla detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF per i costi sostenuti da chi esegue lavori volti a garantire la sicurezza di un’abitazione. Le spese a cui applicare lo sgravio fiscale devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2023. I costi riguardano l’installazione di allarmi, recinzioni, antifurti, videocitofoni, sistemi di videosorveglianza e altre apparecchiature di sicurezza.

Il bonus opera sotto forma di detrazione dell’IRPEF delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni negli edifici residenziali .

La detrazione è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

In base alle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate con le detrazioni fiscali sono agevolabili le spese:

  • Sulle singole unità abitative: allarme e sistema antifurto;
  • Sulle parti condominiali: allarme (riparazione senza innovazioni dell’impianto o riparazione con sostituzione di alcuni elementi).

Chi può usufruire delle Detrazioni allarme?

Tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF. In particolare, l’agevolazione spetta ai proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento e agli inquilini di un immobile.

Quali spese si possono detrarre?

  • Spese per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse;
  • Spese per l’acquisto dei materiali;
  • Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
  • Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).

Come ottenere le detrazioni?

  • Effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale nella modalità “parlante” indicando causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
  • Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile
  • Conservare ed esibire tutti i documenti relativi ai lavori.

Si ricorda, infine, che sui lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata (Casa e Condominio) è previsto l’applicazione dell’IVA ridotta al 10%.

Il Bonus videosorveglianza ossia un credito d’imposta per le famiglie che nelle proprie abitazioni istallano telecamere o sottoscrivono contratti con agenzie di sorveglianza

Tale bonus contenuto nel “pacchetto sicurezza” consiste nel riconoscimento alle sole persone fisiche per cui non imprese, società, artigiani o commercianti, di un credito d’imposta con un limite massimo di 15 milioni di euro, pertanto fino ad esaurimento risorse, per le spese effettuate dai cittadini per acquistare sistemi di videosorveglianza digitale e per stipulare contratti per la sorveglianza da parte di agenzie di vigilanza per la prevenzione contro possibili atti criminosi.

Fino al 2022, pertanto le famiglie che desiderano installare videocamere di sicurezza possono accedere solo alla detrazione fiscale del 50% con il bonus ristrutturazioni edili, ossia, la detrazione che spetta anche per le spese sostenute dal contribuente per aumentare la protezione e la sicurezza della propria abitazione attraverso l’istallazione di un impianto di allarme antintrusione e di videosorveglianza.

Dal 2017 invece, per i cittadini privati senza partita IVA, che intendono istallare impianti di videosorveglianza o stipulare contratti con agenzie di vigilanza, spetta anche il bonus videosorveglianza, ossia, un credito di imposta a favore di chi sostiene questa tipologia di spesa.

A chi spetta il bonus sicurezza?

Il bonus videosorveglianza previsto dal pacchetto sicurezza e cultura Legge di Stabilità spetta solo ai cittadini privati non titolari di Partita IVA, per cui solo alle famiglie.

A tale proposito si legge nell’emendamento, che il credito d’imposta 2022 vale solo per «persone fisiche non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa», per cui ne sono esclusi i commercianti, gli artigiani, società ed imprese anche individuali.

Bonus videosorveglianza 2023 da credito d’imposta a detrazione

Il bonus videosorveglianza è stato introdotto in Italia con la Legge di Stabilità 2016 sotto forma di credito d’imposta al 100% e successivamente, l’agevolazione è stata modificata ed è confluita tra gli interventi agevolabili con il bonus ristrutturazione.

Bonus sorveglianza 2023 come funziona la detrazione al 50%?

Il bonus videosorveglianza funziona in questo modo:

– la detrazione delle spese videosorveglianza è fruibile fino al 31 dicembre 2023.

– la detrazione massima con cui è possibile detrarre le suddette spese, è pari al 50% in quanto gli interventi sono agevolabili con il bonus ristrutturazioni.

– il bonus videosorveglianza 2023 prevede che siano detraibili ai fini IRPEF solo alcune spese mentre non spetta MAI per i contratti stipulati con le agenzie di vigilanza.

– ai fini della detrazione bonus videosorveglianza, il pagamento delle spese deve avvenire tramite bonifico parlante o bonifico bancario o postale ordinario anche online.

– per fruire della detrazione delle spese bonus videosorveglianza effettuate nel corso del 2022, occorre indicare la spesa nella dichiarazione dei redditi mentre se effettuate nel corso del 2023, vanno indicate in quella del prossimo anno.

– per fruire della detrazione bisogna ripartire la detrazione totale in 10 quote annuali, vedi a tale proposito leggi come si dichiara il bonus nel 730 e modello Redditi.

A chi spetta il bonus sicurezza 2023? 

Il bonus videosorveglianza 2023 spetta a:

  • proprietario dell’immobile;
  • titolare del diritto di godimento;
  • familiare convivente: il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
  • coniuge separato qualora assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Inoltre bonus videosorveglianza 2023 spetta anche a chi esegue i lavori sull’immobile da solo, in questo caso si ha diritto alla detrazione delle spese di acquisto dei materiali edili.